La legge 99/13 ha previsto per le reti d’impresa una disciplina speciale in materia di distacco e codatorialità, prevedendo nuna forma di “presunzione” di interesse al distacco in caso di esistenza di contrastto di Rete. Le modalità operative solo state chiarite dal ministero del Lavoro, nella circolare 35/13. In particolare si è evidenziato che la disposizione che consente la codatorialità dei dipendenti assunti con regole stabilite attraverso il contratto di rete «vuol … significare che, in relazione a tale personale, il potere direttivo potrà essere esercitato da ciascun imprenditore che partecipa al contratto di rete» e che «sul piano di eventuali responsabilità penali, civili e amministrative – e quindi sul piano della sanzionabilità di eventuali illeciti – occorrerà rifarsi ai contenuti del contratto di rete, senza pertanto configurare automaticamente una solidarietà tra tutti i partecipanti al contratto». La codatorialità, quindi, non significa, secondo il Ministero, immediatamente solidarietà. Inutile dire che la circolare non chiarisce pienamente tutti gli aspetti problematici dell’applicazione della normativa sul distacco ai contratti di Rete e resta inteso che quando detto non vale per le Reti di impresa costituite nel settore Agricolo che hanno una disciplina specifica.
La possibilità di creare Reti di impresa permette di mettere insieme più imprese su un programma specifico. Come si suol dire, l’unione fa la forza.