Corte di Cassazione, Sezione Tributaria civile
Sentenza 15 maggio 2013, n. 11622
E’ legittima la ricostruzione dei ricavi del ristorante basata sul consumo di acqua minerale e caffè soprattutto se il calcolo desunto dai tovaglioli lavati, sostenuto dal contribuente, conduce a somme inferiori rispetto a quelle dichiarate. L’apprezzamento dei fatti e delle prove costituisce un’attribuzione esclusiva del giudice di merito cui spetta il potere di individuare le fonti del proprio convincimento, valutare le prove e controllare l’attendibilità e la concludenza, scegliendo tra le risultanze istruttorie quelle ritenute maggiormente idonee a dimostrare i fatti in discussione, anche in considerazione del fatto che nel settore della ristorazione non esiste un indicatore “principe” per la ricostruzione dei ricavi.